Oltrecultura 2018

Il duo Pieranunzi-Falasca inaugura la IX Stagione “Musica ai Ss. Apostoli”

Articolo di Emma Amarilli Ascoli | Oltrecultura, 2 ottobre 2018

La IX stagione concertistica “Musica ai Ss. Apostoli”, organizzata dalla “Camera Musicale Romana”, apre sul piede di guerra, musicale si intende. “Signori violini, …al duello!” è questo il titolo pensato dalla direttrice artistica Elvira Iannuzzi insieme ai due interpreti della serata d’apertura del 30 settembre, Fabrizio Falasca e Gabriele Pieranunzi. Il programma del concerto, come il titolo lascia ben intendere, è stato incentrato sul repertorio per due violini soli e fa riferimento ad una lunga tradizione delle disfide a suon di colpi d’arco e virtuosismi, tipica del periodo barocco. I due artisti non si sono però limitati ad affrontare il repertorio antico, ricco di duetti senza basso continuo, e dopo aver eseguito la Sonata per due violini in Mi min op. 3 n° 5 di Jean-Marie Leclair e la Sonata op. 67 n°2 per due violini in Re Magg di Louis Spohr, compositori cardine del repertorio violinistico, si sono esibiti nella Sonata per due violini in Re Magg. op. 56 di Sergei Sergeyevich Prokofiev. Per colmare il salto che dal 1730, data di composizione della Raccolta delle Sei Sonate a due Violini di Leclair, giunge fino al 1932, anno in cui Prokofiev ultimò la sua Sonata op. 56 , è stata inserita la Sinfonia n° 104 ” London” in Re Magg di Fran Joseph Haydn nella trascrizione a cura di Francesco Fiore. La Sinfonia sembra porsi in contrasto con il fil rouge della serata, ciò nonostante è stata ben apprezzata dal pubblico, che ha riempito la Sala dell’Immacolata del Convento de Ss. Apostoli, soprattutto grazie alla preziosa spiegazione offerta dallo stesso Gabriele Pieranunzi. Il Maestro ha posto l’accento sull’uso delle trascrizioni ottocentesche volte alla maggior diffusione dei repertori anche in mancanza di organico e sulle Parafrasi Lisztiane, ma è doveroso ricordare come nel 1600 fossero cardine dell’apprendimento della composizione, basti pensare ai numerosi Concerti che Bach trascrisse per gli strumenti a tastiera.
Fabrizio Falasca e Gabriele Pieranunzi hanno mostrato grande sintonia ed una solida padronanza tecnica, sempre a servizio della costruzione musicale, rispondendo alle aspettative riservate a solisti di fama internazionale quali essi sono. Impeccabile  la cura dell’intonazione, aspetto delicato in un repertorio privo di basso sul quale far poggiare l’armonia specie nei compositori come Spohr che sfruttando l’elemento tecnico delle doppie corde ricreando con strumenti monodici una struttura polifonica.
I due virtuosi hanno concesso non uno bensì due bis per il pubblico entusiasta e non pago di oltre un’ora di musica eseguendo sul tema delle trascrizioni la Passacaglia di Georg Friedrich Haendel e lo Studio Capriccio n° 1 per due violini in Sol min op. 18 di Wieniawski.

 

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Postato il

20/04/2021

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